10/13/2008

Unità


L'appello che da giorni circola con sempre piu' insistenza (non quello contro la Gelmini) e' abbastanza sintomatico di una certa visione del mondo tutta maschile, anzi machista, cameratesca e dio-patra-famiglia.
I vari "bisogna essere uniti", "serve l'unità nazionale", "serrare le fila", "compattare i ranghi", "serve dialogo e collaborazione" sono una sbiadita fotografia di un non meglio identificato spirito di appartenenza nazionale, che jnemmeno i piu' beceri corsi di formazione del senso di appartenenza aziendale oserebbero proporre in queste vesti.
Da chi lo "Stato" sta facendo di tutto per distruggerlo o piegarlo ai propri interessi, e' molto divertente assistere a questi vacui tentativi di recupero di un'identita' nazionale che, a oltre due anni dai mondiali di calcio, e' al momento in manutenzione.
Divertente e' anche assistere a come gli altri, gli opposti, gli esclusi momentaneamente dal potere ci stiano cascando.
Anche io mi adeguo quindi allo spirito imperante, e da vero pelacani, ricordando come ando' l'ultima volta che qualcuno punto' forte sullo spirito nazionale, cerco di imparare a memoria:

"Borsetta nera / colla farina / colli facioli / e la caciotta pecorina"

3 comments:

\3u3u said...

all'italia unita,serrata e sigillata, col culo stretto e un bel sorriso in faccia all'avvenire,
solo una cosa manca:
un duce.
quello che c'è adesso non ha la presenza.

Pel(l)acani said...

Per la presenza ufficiale si organizzeranno programmi tivu tipo "Veline".
Va bene la dittatura, ma almeno il suo volto ufficiale sara' scelto dai cittad... pardon, dai telespettatori.

\3u3u said...

resta inteso che va bene pure una bella ducessa, eh!
dopo tutto questo è fascio 2.0 -
unica riserva: sconsiglierei una ducessa bionda, in italia potrebbe essere equivocata.

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