10/20/2011

delazione

A breve pubblicheremo le foto di alcune delle gocce che hanno devastato Roma.
Se ne riconoscete qualcuna, denunciatela alle forze dell'ordine, o
almeno mandate una vostra foto a Repubblica.it.

10/17/2011

viuleenz!

Ecco qua. IndignaTos vs. ViolenTos. Sfilata vs. Stadio. Di due possibili spettacoli lo showbiz punta, naturalmente, tutto sul secondo. Ed i protagonisti si dividono: i primi rinfacciano ad i secondi di avergli  rubato la scena; i secondi rivendicano il loro diritto a divertirsi; i primi (non senza ragioni) accusano i secondi di divertirsi alle loro spalle.
Lo showbiz passa dunque a vendere anche lo spettacolo della polemica, spettacolo al cui valore commerciale si aggiunge anche una valenza politica non trascurabile, vale a dire quella di fornire materia per una efficace campagna propagandistica di stampo reazionario, il cui motivo conduttore è questo: finanche chi protesta e contesta (se è una "persona seria") invoca la preservazione dell'ordine pacifico in seno alla società, in tutte le circostanze (che si magni o che non si magni, che ci sia o non ci sia speranza, col futuro davanti o col futuro di dietro); la Viuleenz (ahh... quant'è brutt'!), se proprio ci dev'essere, deve restare monopolio statale!
Ed infine, a scopo riassuntivo, lo showbiz tira fuori la consueta cartolina itagliana da spacciare agli itagliani: nella cartolina  ci mostra  la solita Itaglia che, a conclusione di questa fiera, si trova come al solito sporca di fango&strame: l'Itaglia fa più schifo degli altri in tutto, primeggia nel peggio. Gli altri sono pacifici e rispettosi, anche quando contestano/protestano/sindignano; gli Itagliani fanno solo casino. Il paese fa cacare? E  grazie! Co sta gente che va in giro... Ci fossero dei civilisti civici e civilizzati come a Madrid, allora andremmo bene, allora ci sarebbe speranza...ma qui ci sono i soliti cafoni, che non si sanno organizzare, che sanno fare solo bordello e litigarsi tra di loro: si meritano, dunque, la classe dirigente che hanno, i padroni che hanno, lo sfascio in cui annaspano, la faccia che c'hanno. Si meritano di essere quello che sono. Non sanno manco protestare come si deve.

– E mmò? – tutti chiedono a tutti dentro e fuori la televisione – E mmò che succederà ?
– Come "E mmò che succederà"?
Ma è logico, no?
E mmò
PUBBLICITA'!

P.s.

Per evitare di fornire materiale su cui speculare commercialmente e politicamente allo showbiz ed al suo annesso baraccone (i.e. la banda di attori e comparse che costituisce il ceto politico italiano odierno), nell'occasione della protesta di piazza basterebbe (come a tutti è ovvio)  riprendere consolidate abitudini e vecchie pratiche, come quella dell'organizzazione di servizi d'ordine interni ad i cortei, finalizzati allo scopo di difendere i cortei da eventuali aggressori in divisa ed escludere da essi chi non ne condivida i programmi e le modalità di azione prestabilite.

Ma qui si svela il vero problema, mi pare.
Il ritorno all'adozione di simili pratiche, probabilmente, saprebbe un pò di antico, saprebbe poco di spagnolo, e tornerebbe a creare quel vecchio tipo di sbattimenti e complicazioni che inevitabilmente si accompagnano al fare politica in maniera organizzata, all'essere un "soggetto politico" (che è qualcosa di diverso da costruire un "movimento d'opinione", che nasce sull'onda degli eventi ed i cui aderenti si ritrovano in piazza di tanto in tanto e non senza mostrare di compiacersi troppo, in queste riunioni, della bellezza delle proprie idee.)
E che fai? L'indignaTos col servizio d'ordine...Ahh! Ma allora sei sempre il vecchio comunista itagliano rompicoglioni (...che mò manco più dice che è comunista!)
Altro che aiped, aifon, tuitter, feisbuc e cazzi... Siete i soliti autonomi!

Invece di sentire gente che si cruccia di non essere all'altezza degli altri IndignaTos sarebbe bello sentir dire in giro cose tipo:
Abbiamo sbagliato. Non abbiamo preso le misure necessarie a gestire la piazza in un momento in cui l'incazzatura che c'è in giro è feroce (e non è un fatto che riguarda solo gli anarchici, cui, per comodità,  si attribuisce da sempre la colpa di tutto). Non succederà più. D'ora innanzi faremo come sappiamo fare.
Ci direte che siamo  i "soliti autonomi", pazienza...
Del resto mica l'ha ordinato il medico di sottoporsi alla vistosa operazione di branding messa in piedi dai mezzi-di-comunicazione-di-massa?
Lo scopo di questa operazione è quello di far sì che qualsiasi individuo protesti in piazza, e voglia avere una minima legittimazione a farlo, oggigiorno si debba chiamare "Indignados"e si debba  spontaneamente identificare con un prototipo di militante (l'unico che possa star simpatico ad Obbbama), le cui caratteristiche seguono: deve essere solo vagamente anticapitalista, dev'essere scarsamente "ideologizzato" (leggi "politicizzato" ), ma molto informato e pronto ad animarsi nel discutere di singoli temi specifici (temi che può scegliere entro la gamma di quelli più alla moda, dunque più publicizzati dai media stessi), dev'essere qualcuno senza una storia politica alle spalle (viene dal nulla, non c'entra con nulla, è tutto nuovo!), ammettere la violenza solo se è fittizia (cinema&tv, naturalmente solo se d'autore) e mangiare il tofu almeno una volta alla settimana.
Noi, se e quando ci ribelliamo, non siamo obbligati a cucirci addosso un'etichetta commerciale di questo tipo, non dobbiamo per forza ridurci ad assumere il formato di un prodotto tutto nuovo, confezionato dall'industria dell'informazione e finalizzato al consumo mediatico su scala mondiale dello spettacolo rassicurante  dal titolo "Crisi & Rivolta (Light)" (che per altro è noioso e pretenzioso nel titolo stesso, che ricorda Guerra e Pace).
Noi possiamo permetterci una storia, un passato e forse pure un avvenire, possiamo rivendicare come nostre alcune prospettive culturali ed alcune pratiche di lotta nate in seno ad un movimento politico antagonista che nel nostro paese, l'Itaglia, vanta più di quarant'anni di tradizione.
L'antagonismo ci caratterizza come il consumo di pomodoro ed olio d'oliva – non abbiamo bisogno di importarlo!
Possiamo definire la nostra identità liberamente, senza dovere aderire necessariamente a dei cliché che non ci si attagliano, che non ci caratterizzano adeguatamente e che confondono il nostro profilo politico al punto di fare della nostra lotta qualcosa su cui il primo che passa (magari qualcuno che addirittura avversiamo) possa mettere il cappello, sia esso Obbbama, Mario Draga o chi per loro.
Possiamo permetterci di non esser conformisti.
Possiamo permetterci di avere il servizio d'ordine. Possiamo permetterci di non fare gli scontri quando non vogliamo e di farli  quando dobbiamo.
Possiamo permetterci di essere gli Italianos. Those who do not conform!

finalmente la verita':

dietro alle violenze nei cortei c'e' Franti
http://it.wikipedia.org/wiki/Cuore_(romanzo)

10/15/2011

un mondo migliore è possibile


siate folli, siate affamati: mangiate quella cruda a napoli