4/29/2011

Tutti etero col culo degli altri

La moderna, mente-aperta, colta, vetero-svincolata, post-ideologica, (vegetariana?) tribu' del web ha avuto molto a che fare ultimamente con due questioni di fondamentale importanza per le sorti della Repubblica Democratica dello Stivale. Non il nucleare, non le manovre di Tremonti-Sacconi sui contratti da proporre ai giovani italiani, nemmeno sulla guerra o sugli sversamenti di nitrati dal Po che hanno ucciso tonnellate di potenziali fritture miste nell'Adriatico sud romagnolo-nord marchigiano.
No, il tema e' il sessismo nella pubblicita', sia essa politica o commerciale (ma c'e' differenza tra le due?). E con scarti schizzofrenici da far impallidire Basaglia.
Nel filone duri e puri (ma capirete come il primo aggettivo usato scatenera' vibrate proteste), i Santi Precari autorganizzati se la prendono con un manifesto elettorale del PD reo, mostrando una spada di Alberto da Giussano ammosciata, di scendere al prosaico linguaggio e retroterra culturale (sessita, appunto, misogino e maschilista) degli slogan celoduristi della Lega e delle barzellette di Mister B. Peccato che cotanto rigore di pensiero si lasci sfuggire il fatto che la parodia, come la satira, la caricatura e tante altre forme giullaresche di presa per i fondelli, debba per sua natura adottare il linguaggio dell'oggetto da deridere, pena lo "scadimento" a forme di critica meno ludiche e immediate. Lasciando intatta la liberta' di ognuno di giudicare l'effettiva riuscita della campagna pd-ina o delle armi in possesso dei pd-ini stessi per contrastare Mister B e i suoi cani custodi, appare quanto meno spropositato e pretestuoso il richiamo all'utilizzo di un linguaggio sessista per mettere in ridicolo chi su quel linguaggio costruisce consenso e fortuna politica.
Nel filone easy chic&cheap, invece, va inserito l'apriti cielo aperto dalle dichiarazioni di Giovanardi (le ennesime) sulla pubblicita' dell'Ikea vagamente gay-friendly. Il pensiero del sottoscritto su Giovanardi non puo' essere qui riportato, in quanto penalmente rilevante, ma cio' non toglie che andrebbe quanto meno notato come a gettare il primo sasso in direzione sessista sia stata proprio la moderna, mente-aperta, colta, vetero-svincolata, post-ideologica multinazionale del mobile fai da te, che ha ben pensato di usare un orientamento sessuale (che forse questo significhi avere un atteggiamento sessista?) per farsi della pubblicita', cioe' per cercare di vendere qualche truciolato slovacco o ceramica turca in piu'.
Questa reiterazione all'infinito del concetto che "il nemico del mio nemico e' mio amico" sta portando a corto circuiti continui e ormai fuori controllo tali da far sorgere qualche lecito dubbio sull'esistenza, qui e oggi nella Repubblica Democratica dello Stivale, di qualcosa di veramente altro, o di qualcosa in grado di riconoscere il veramente altro, da Mister B e dal suo circo itinerante.

Avanti cosi', che il futuro e' sempre piu' indietro e lontano!

4/28/2011