1/21/2012



L'italiano uccide (e si fa uccidere) in mare spesso e volentieri, da sempre; tuttavia ci aspettiamo al prossimo affondamento di un barcone di miserabili&disperati in viaggio verso Lampedusa, Brindisi etc. la stessa premura e la stessa sollecitudine nell'attivare le operazioni di recupero dei superstiti, nonché lo stesso zelo persecutorio nei confronti dei responsabili mostrati dallo stato in occasione del naufragio dei croceristi e questo in luogo delle consuete azioni compiute in simili occasioni e volte ad agevolarne la morte in mare (secondo la pratica del "respingimento"). Dopotutto quelli che affogano in barcone partendo dalle coste africane pagano mediamente un biglietto molto più caro di quelli che s'imbarcano su un complesso di villette a schiera galleggiante dell'armatore Costa.

2 comments:

Anonymous said...

comunque chiamarsi Costa e far crociere dovrebbe essere vietato, come chiamarsi Manganelli o Crociata e fare quel che fanno

Ma.Pe.

\3u3u said...

Nel nome è scritta la vocazione

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