1/30/2012

L'Alibi






"E' stato Vittorio Colao, amministratore delegato della Vodafone, a sollevare la questione a Davos. Il manager italiano trapiantato a Londra ha ricordato che un gruppo come il suo può decidere dove aprire un call center. Può installarlo in Italia, oppure in Egitto, per esempio. Dipende dalle condizioni, dagli eventuali vantaggi fiscali, dalle potenzialità della manodopera, e dalla possibilità di programmare con certezza i costi che riguardano anche la flessibilità in uscita. (...)
Passera ha risposto che il tema non sarà eluso (...)
Si profila (...) uno scambio* per i giovani precari, categoria centrale nell'approccio del governo alla riforma. Il tracciato potrebbe essere più o meno questo: per chi viene assunto con un contratto a tempo indeterminato, provenendo dal bacino della precarietà (a cominciare dai contratti a termine) non sarebbe previsto il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa (...) 
Con un articolo 18 dimezzato, le aziende non avrebbero più l'alibi secondo il quale non si può assumere perché poi sarebbe impossibile sciogliere il vincolo con il lavoratore."

*NOTA BENE: "Scambio" = Sei precario? Se mai ti dovessero assumere a tempo indeterminato sappi che d'ora innanzi ti possono cacciare quando cazzo gli pare. La soluzione finale al problema del precariato: l'eliminazione delle residue forme di lavoro non precarizzato – in termini tennistici: non esiste più il concetto di rovescio, se non c'è più il dritto.]

Vodafone, Passera, il Giovane Precario, in grassetto corsivo nel testo, nei rispettivi ruoli de: 
il padrone; il maggiordomo; il servo.

Capito mo' chi comanda? 
Chi esegue?
E chi suka? 

E' chiaro no? Ce lo spiega il giornale di Scalfari (ruolo: il ruffiano).

SCHIAVI, RIVOLTIAMO IL MONDO. Approfittiamo ora, che viene il carnevale. Cominciamo per scherzo. Finiamo per davvero. Ci vestiamo da Passera e da Vodafone e cominciamo a dare noi gli ordini.

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