6/23/2010

A Pomigliano? Mettici a Cassano!


Dopo la terza serata consecutiva di cena a base di costolette al ragu', ho iniziato ad accusare strani sintomi fisici, tremolii, brividi, giramenti di testa e di palle. Al culmine degli spasmi credo di essere caduto in trance, perche' prima mi e' apparso Maradona vestito in modo sobrio ed elegante e subito dopo ho iniziato a sentire nello stomaco una voce, come se avessi ingoiato per sbaglio anche un ipod.
Questa voce, di cui miracolosamente ricordo tutto quello che ha detto, mentre non ricordo nemmeno come e' finita la partita, sosteneva di essere, tutto in una volta, un sindacato, un partito della sinistra, uno studioso di economia e un provetto industriale.
Questa voce ha iniziato a parlare di Pomigliano, Marchionne e Fiat, oltre che del fatto che teoricamente non e' possibile sapere se il gemello polacco morto sia veramente lui e non quello vivo che adesso cerca di fregargli il posto.
Comunque, sulla Pand'affanculo, diceva che era strano che una casa automobilistica decidesse di mettere la produzione di un'utilitaria nello stabilimento in cui si producono auto di gamma piu' alta, diceva che era strano cercare di aumentare le esportazioni producendo in patria auto per il mercato domestico, diceva che mentre tutti corrono a essere flessibili e creativi e innovativi, era strano imporre metodi di lavoro standardizzati e rigidi e quinquennali, diceva anche che era strano investire tanti soldi in questo arcaico modello di produzione e diceva, anche, che forse non tutto era stato detto e probabilmente c'era molto altro sotto, ma a nessuno era venuto in mente di chiederlo, per concludere, infine, che era strano che a protestare contro questo piano non fossero innanzitutto i fornitori della Fiat e i loro dipendenti, sui quali cadra'a breve la stessa mannaia gia' toccata ai poveri pomiglianesi.
Dopo aver detto tutte queste cose, ricordo solo un immenso rutto, ma non sono sicuro che a farlo sia stata la voce, forse ero io. O Maradona.

6 comments:

Anonymous said...

Bon, vedo che ti sei liberato...
(dev'essere il post più lungo di quest'anno, che hai fatto sul blog!)

Pel(l)acani said...

certi argomenti lo meritano

Titus Bresthell said...

ormai i manager ricattano spudoramente e viene loro consentito di chiamarli "referendum".

beccati il video-propaganda: http://www.youtube.com/watch?v=HYCygzbdMa8

saluti

Pel(l)acani said...

incredibile il video; ci manca il karaoke finale con i dipendenti soddisfatti e i cartoni di tavernello

nico said...

vota antonio vota antonio!!! "votate serenamente secondo le vostre coscienze...", questo video è pazzesco! a ogni "è vero che..." le risposte sono sempre "assolutamente no, solo nel caso...". ormai i sindacati sono alla deriva e gli accordi si siglano solo con chi è alla mercé del potere. che altro dire mario?

Pel(l)acani said...

che il referendum in se' era sbagliato, perche' basato su scelte in parte contrarie alla legislazione; che un magistrato qualunque avrebbe dovuto indagare marchionne per tentativo di induzione allo sfruttamento del lavoro; che in buona sostanza non bisognerebbe cadere nel tranello di dover difendere diritti gia' acquisiti, ma semplicemente imporne il rispetto

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