1/23/2010

cronache dal confino: 6) a pane e cipolle posso andare avanti dei mesi


12 comments:

\3u3u said...

il secondo, quindi, non è una riedizione del '29?

Pel(l)acani said...

no, e' d'attuallita'

rigattiera nera said...

Ah! Signor Mario! Lei si è senza dubbio meritato un ghiotto merendino a base di bodino senz'ova, cioccolata senza cioccolata e caffè-caffè!

RossaNaturale said...

Ma sarà poi buona 'sta roba? ... mmmmh....

Pel(l)acani said...

mi entusiasma il "brodo di erbe" e il "goulashch di (sole) patate". in genrale, le patata la fanno da padrone

Meandy said...

Il mio coinquilino ti segue alla lettera. Ho la casa piena di cipolle e mi sento svenire ogni volta che vado in cucina. il libro prevede alternative così gliele comunico?

Pel(l)acani said...

mi sa di no; a meno della cipolla c'e' molto poco (la farina, quella si, insegnagli a fare la polenta, cosi' sta pure impegnato per un bel po')

tonnios said...

gallina intera già spennata e sviscerata, 1 euro e 80 al chilo, montepulciano rocca ventosa 1 euro e 95 boccia 750 ml(ipercoop sambuceto 66020). praticamente un pacchetto di paglie.
ed è subito sera.

\3u3u said...

...c'è poesia. Con la salsa verde, c'è poi anche simbolismo, volendo.

Pel(l)acani said...

anche se l'acciughetta appartiene piu' alla zona piemontese della pianura, portata col sale dai liguri in risalita

nella parte centrale della pianura vigeva l'aringa appesa a un filo, per sfregarci sopra le fette di polenta

Pel(l)acani said...

comunque ho trovato piatti non cosi' poveri, per due motivi:
in campagna, la poverta' non era la stessa roba della miseria nelle citta';
questo e' un libro, e nel 1916 a leggere non erano in molti, soprattutto tra i poveracci

ossimorosa said...

Da riscoprire la proprietà riempiente del riso in bianco.

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