dedicato con astio a Bonanni e Angeletti
E non mi si parli, dopo tutto questo, del lavoro, voglio dire del valore 
morale del lavoro. Sono costretto ad accettare l'idea del lavoro come 
necessita' materiale, a questo riguardo sono quanto mai favorevole alla sua 
migliore e piu' giusta ripartizione. Che le sinistre condizioni della vita 
me lo impongano, passi, ma che mi si chieda di onorare il mio, o quello 
degli altri, mai. Preferisco, ancora una volta, camminare nella notte, 
piuttosto che credersi uno che cammina in pieno giorno. A nulla serve essere 
vivi, nel tempo in cui si lavora. L'evento dal quale ciascuno ha il diritto 
di attendersi la rivelazione del senso della propria vita, questo evento che 
forse non ho mai trovato ma sulla traccia del quale io cerco me stesso, non 
e' a prezzo del lavoro
Andrè Breton, Nadja, 1928
via http://emmanuelnegro.tumblr.com/ e un sacco di altra gente tumblerata
1 comment:
belle parole..
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