1/26/2009

In via di estinzione

Tanto per non farsi mancare nulla, quei simpatici del consiglio comunale di Lucca hanno deciso che nel centro della citta' potranno solamente esserci luoghi di ristoro non riconducibili ad altre etnie (etnia italiana, toscana, lucchese, lucchese del centro? ci chiediamo). Inoltre i locali andranno arredati "con gusto" e i dipendenti forniti di "divise eleganti".
Tanto per non essere da meno, il nuovo bando del progetto Mambo a Bologna prevede, tra le attivita' commerciali preposte alla vendita di alimentari, di ammettere al concorso solo quelle specializzate in prodotti tipici europei (????) e indica con precisione che sono assolutamente esclusi i venditori di kebab.

Ma andate ben bene a cacare tutti quanti.

8 comments:

Titus Bresthell said...

cristo!
kappler sarebbe stato più comprensivo!
gli cacherei in bocca kebab e felafel a vita!
come sono fetish..

lamelamara said...

etnie?! dimmi come parli e ti dirò chi sei, e soprattutto quanto mi stai sulle palle! e poi.. europei? e il fico d'india? e il cuscussù? e il caffè? e la cioccolata? ci condannano ad un futuro di cavolini di bruxelles?

\3u3u said...

Se io sostituisco, in ogni contesto d'uso possibile, una parola con un'altra ed il senso di ciò che dico non cambia mai relativamente a ciò che intendevo e se tutti capiscono/continuano a capire correttamente ciò che io intendevo e se tutti, a loro volta, iniziano ad usare, sistematicamente, la nuova parola;
allora la parola nuova nell'uso comune della lingua diviene, di fatto, un sinonimo della parola precedente - questo con buona pace di qualsiasi dizionario generale o lessico particolare della correttezza politica.
Le parole in questione sono:
"RAZZA" ed "ETNIA", "razza" muta in "etnia".
Ora, s'era deciso d'abolire la prima parola, ma non è che abolendo la parola si riesca ad abolire la cosa, nè, tantomeno, il solo pensiero della cosa poiché, anche se la cosa non esiste, il pensiero se ne fotte abbastanza della sua esistenza...ecco, quindi, che viene fuori la nuova parola, dato che delle cose che si pensano, sia che esistano o che si creda che esistano, sia che non esistano o che non lo si creda, viene comunque fatto di parlare, specialmente se di continuo sollecitati a pensarle ( viceversa, cioè tacendole, si corre il rischio di uscirsene matti ). E, se la nuova parola dice la stessa cosa della prima, questo molto presto si capisce e tutti sono sputtanati. Hai voglia poi a farti fare le trasmissioncine televisive su misura, dove ti dicono "Italiano, che, mica sei razzista? Noo...vero?"... e che sei, allora? Etnista??

Anonymous said...

Scusa, io sono la persona più filo-multietnica del mondo, ma forse è perchè di kebaberie ce ne sono già talmente tante...Potrebbe essere un modo di tutelare la "biodiversità" del mercato. O forse sono solo stronzi, non so. Io non mi aspetto più nulla dal Comune di Bologna e men che meno da progetti come Mambo...

Pel(l)acani said...

nota 1: oggi e' proprio il giorno della memoria, forse servirebbe un corso di recupero, magari lo dico alla Gelmini su iutub.
nota 2: sebbene piu' visibili, anche per la loro caratteristica notturna d'asporto, credo che i kebabbari siano una sparuta minoranza rispetto al "tradizionale" bar etnico italiano (quello con panini e piadine, per intenderci, o alla pizzeria d'asporto);
nota 3: bisognerebbe mettere dei paletti storici: il pomodoro sappiamo essere extracomunitario, ma puo' andare; la Turchia entrera' nella UE nel giro di pochi anni (sono pieni di acciaio e il materiale piace): che si fara' allora?
nota 4: pensiero e forma: sostituire "razza in carpione" con "etnia in carpione".

Pel(l)acani said...

Vi informo che sul tema, usando un linguaggio adeguato a evitare la censura, sto animando il dibattito nato dall'articolo su Lucca su repubblica.it

\3u3u said...

Mario Pel(l)acani par Agent Provocateur:
il design della polemica.

Pel(l)acani said...

che e', il seguito dell'agente Smart?

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