7/06/2011

Ho fermato chi fermava il progresso

Il testo che segue e' conforme alle regole passate, presenti e future dell'AGCOM. Chi la pensa diversamente se la vedra' con Superciuk.

Ieri ho investito una vecchia. In pieno, di giorno, sulle strisce. Non e' che non l'avessi vista, l'ho proprio centrata volontariamente. E non mi sono fermato a vedere come stava, sarebbe stato come fermarsi per farla passare. Ma forse e' meglio spiegare.


Alle 19:25 scendevo a tutta velocita' da Via Azzurra, diretto alle Roveri (passando pero' da dietro Scandellara per evitare gli ingorghi di via Massarenti) per riuscire a prendere prima della chiusura, alle 19:30, l'unica resistenza AH-456 CEU rimasta in tutta Bologna. A cosa serviva la resistenza? A riparare in nottata l'impianto di riscaldamento/condizionamento del nuovissimo Facebook Megastore di via D'Azeglio, la cui inaugurazione e' prevista per oggi alla presenza di autorita', VIP e scrocconi dei buffet. Senza quella resistenza non si sarebbe potuto fare nulla, non perche' la gente avrebbe sofferto un po' di caldo, ma perche' tutti i server e gli altri PC che gestiscono la domotica di tutto lo Store sarebbero andati in fusione dopo un quarto d'ora, rendendo l'intero palazzo inagibile.
Dunque quella era la mia missione: recuperare la resistenza, riparare l'impianto, permettere l'inaugurazione e quindi il rilancio della zona centrale di Bologna, con un indotto di decine di persone al giorno, forse anche piu', a popolare bar e altri esercizi commerciali della zona. E un asilo aziendale aperto anche ai non dipendenti dello Store (che hanno 40 anni ma sono stagisti non retribuiti perche' alla prima esperienza di lavoro dopo 4 master, e di figli nemmeno l'ombra). E un Internet Point. Senza la resistenza niente di tutto questo sarebbe stato possibile. Gli americani titolari della licenza infatti avrebbero giudicato la mancata inaugurazione, anzi il fallimento dell'inaugurazione, una pecca troppo grande da parte dei concessionari bolognesi, ne avevano gia' avuto il sospetto quando questi avevano posto strani paletti alla possibilita' di consumare cibo e bevande all'interno di punti ristoro dello Store in ora serale per via di poco comprensibili leggi comunali anti degrado, ma ora ne avrebbero avuto la certezza. L'investimento gia' finanziato sarebbe stato rimborsato, oltre che da consistenti cause giudiziarie per inadempienza contrattuale, dall'affitto dell'immobile a una sala con slot machines, una gelateria da chiamarsi esclusivamente Gianni, l'ufficio per la cessione del quinto della pensione e una toelettatura per criceti e cani di taglia simile.
Quindi, io ero in missione per il progresso, il rilancio economico, il superamento del degrado, il benessere della collettivita'. Ma ecco che in questa cavalcata eroica, con i Bad Religion a farmi da supporto morale, verso la fine di Via Azzurra capisco da alcuni movimenti di auto davanti a me che si sta per abbassare il passaggio a livello di Via Rimesse. Maledizione, e' la rovina, non posso permettermi una sosta di qualche minuto per far passare quella cosa inutile che e' la Suburbana. Devo passare assolutamente, il padrone dell'ingrosso di elettrotecnica era stato chiaro: arrivi prima delle 19:30 perche' io devo andare in Riviera per il week end. Nemmeno l'ipotesi di pagarlo il doppio o il triplo aveva funzionato: lui doveva andare in riviera per il week end, anche se era solo martedi. "Perche' c'e' la crisi e non si lavora piu' come una volta" aveva aggiunto.
Decido quindi di accelerare, so che con strada libera riuscirei a passare prima dell'abbassamento del passaggio a livello, qui si tratta solo di schivare quelle poche macchine che ho davanti, ma la strada e' larga e ce la farei facilmente, e un paio di scooter che non si capisce da che parte devono andare ma quando gli sono a un metro gli suono il clacson sotto al casco e vedi come si spostano.
Ma non avevo fatto i conti con la vecchia. Eccola comparire all'incrocio con via Massarenti, intenzionata ad attraversare via Azzurra per via di un semaforo pedonale verde, incurante del fatto che io stia arrivando a forte velocita' (chissa' se mi ha visto?) e non riuscirei neanche volendo a fermarmi in tempo. Volendo, ecco la parola chiave. Io non voglio, non posso: dalla mia ci sono il progresso, la crescita economica, il superamento della crisi di tutta la citta', nuovi posti di lavoro, piu' modernita'. Dalla sua c'e' solo un fottutissimo semaforo pedonale verde. Ho solo una lieve esitazione sull'acceleratore, perche' per un attimo penso di infilarmi alle sue spalle, ma capisco che non ce la farei, vado troppo forte e lei troppo piano. Riprendo ad accelerare subito, mentre c'e' lo schianto (credevo peggio, la vecchia vola via nemmeno sfiorando il mio parabrezza) penso alla Val di Susa, se la' carabinieri e polizia, in nome delle mie stesse motivazioni, possono recintare, picchiare, arrestare, anche io avro' ben la liberta' di investire una vecchia che si oppone fisicamente al progresso della comunita'. Ma ormai e' passato, sono lanciato in mezzo all'incrocio, sento la seconda sbarra del passaggio a livello colpirmi l'antenna della macchina, ma anche questo ostacolo e' passato.
La citt� avra' il suo nuovo rinascimento, turisti idioti multimediali verranno da tutto il paese, forse anche dall'estero, a vedere il primo (e unico per almeno sei mesi) Facebook Megastore d'Europa. Hanno detto che tutto l'indotto potrebbe valere diverse centinaia di milioni di euro l�anno, roba che i musei, la cineteca, le torri e San Luca impiegherebbero cinque anni a fare.
Ho pensato che potrei avere dei guai per il mio investimento. Ma ho subito pensato che nessuno minimamente sensato avrebbe potuto addebitarmi delle colpe per non aver fermato il progresso. Anzi, forse avrei anche ricevuto un riconoscimento pubblico: sprezzante del pericolo e di arcaici e vacui senso di responsabilita', precedenze e difesa di ogni vita umana, immolava la sua coscienza in nome del progresso. Ma forse esagero, io sono solo riuscito a comprare l'unica resistenza AH-456 CEU di Bologna prima che il negozio chiudesse. I riconoscimenti sono per i servitori dello Stato, tipo i carabinieri e la polizia della Val di Susa, non per i poveri elettrotecnici come me.

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