1/22/2010

cronache dal confino: 4) fate cio' che dico, non fate cio' che faccio

In una lettera inviata dal mini-stro Brunetta a Repubblica, in risposta a un articolo in cui veniva definito "fantuttone" (per la volonta' di candidarsi sindaco a Venezia senza lasciare il posto di Mini-stro), il nostro ci da una bella prova di come taluni individui vogliano imporre ad altri cose che loro sono i primi a considerare sbagliate per se stessi. Infatti, facendo riferimento all'insinuazione del giornalista che Brunetta dei Ricchi&Poveri non sarebbe potuto stare in due posti contemporaneamente, il nostro replica che il giornalista e' fermo a una visione fordista del lavoro, roba da catena di montaggio, ormai passata e superata grazie alle nuove tecnologie. Ora, d'accordo con il mini-stro, mi domando: ma non e' lo stesso che ha lanciato una canea gigantesca, inutile e costosa per mettere tornelli elettronici, effettuare controlli severissimi, ridurre la possibilita' di stare fuori dall'ufficio per milioni di impiegati pubblici?
Al solito, le migliori critiche ai provvedimenti di costoro vengono da loro stessi, ormai cosi' infoiati nel "faccio tutto io" da non rendersi conto della (tragi)comocita' della situazione.

1 comment:

Titus Bresthell said...

che infame. e ricordiamo che il giorno prima aveva ragionato allo stesso modo a proposito dei bamboccioni. lui che a quello stadio non ci รจ neanche mai arrivato..

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