3/16/2009

scontro impari


Ieri sera a Che tempo che fa e' andato in onda un duello differito tra Romano Prodi, ex presidente del consiglio ex presidente del partito democratico ora pensionato, e Serge Latouche, economista francese all'avanguardia per le tematiche trattate da un punto di vista accademico.
Lo scontro e' stato assai impari, come le amichevoli estive tra lo squadrone di turno e la formazione primavera di una qualche valle alpina, tanto era l'abisso tra le analisi e le risposte formulate dal professore francese e quelle del professore (in pensione?) nostrano.
Di la', la percezione che dalla crisi si possano trarre indicazioni decisive circa un modello di sviluppo (o forse dovremmo dire di crescita) che ha nelle crisi dei fattori endogeni e non solo degli incidenti di percorso; di qua, una visione scolastica del tipo "tanto poi passa e tutto riprende da capo come prima".
Purtroppo, lo scollamento tra la visione tradizionalista e la realta' delle cose non riempie solo la bocca di esimi pensatori, ma continua a guidare le scelte di politica economica in tutti i paesi del mondo.
Se il pensiero-futuro vince cosi' facilmente e senza sforzo contro il pensiero-dinosauro, quanto dovremo attendere prima che sia il pensiero-futuro a tenere banco nel dibattito politico? Aspettiamo che diventi anch'esso pensiero-dinosauro? Proviamo a muoverci un po' prima?

2 comments:

Titus Bresthell said...

chissà cosa avrà pensato prodi: "latouche? ma chi quel banchiere lussemburghese?"

Pel(l)acani said...

si sara' confuso con il torneo delle 6 nazioni in corso

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