3/23/2009

D+T


Nel 1989 un paio di ingegneri, col mondo distratto dal crollo di un'opera in muratura a basso contenuto tecnologico, annunciavano, troppo frettolosamente, la scoperta della fusione nucleare al fresco.
Per qualche mese riuscivano a rubare scampoli di scena all'incidente edile, poi, però, si veniva a scoprire un erroruccio di valutazione, dovuto ad eccesso di entusiasmo, commesso da parte degli ingegneri.
A quel punto una squadraccia di detrattori - prezzolati da bovari trafficanti di petrolio - si occupava con profitto ad annegare il temerario duo scientifico sotto un diluvio di merda lassa.
"Pataccari!". Questo si disse di loro, specie tra gli americani...
L'europeo, però, scarso ad oli minerali, volle continuare a crederci.
Ed ecco, vent'anni dopo, all'ombra della crisi, spunta in svizzera...
E' lui!
Il sole in scatola!

4 comments:

\3u3u said...

L'uomo all'interno del reattore è SuperMario.

Pel(l)acani said...

...che con il semplice calore delle mani sta scindendo l'atomo.
Non importa se funzione, e' bello e in tempi di crisi e' gia' sufficiente.
Per pulirlo ci vogliono i prodotti per i lavelli inox?

Sulla scia dell'atomo rotto, pochi giorni fa c'era un articolo su degli ammerigani, sempre loro, che con un complicato sistema di laser spaccavano non so quale particella producendo energia per tutto il Nebraska (o era l'Iowa?). Occorre indagare prima che un altro incidente edile copra anche questa notizia.

Intanto il buco nero avanza...

Pel(l)acani said...

Funziona(?) cosi':

192 laser concentrano in contemporanea tutta la loro energia su una medesima camera-bersaglio che assomiglia vagamente a un gigantesco battiscafo sferico di acciaio, del tipo di quelli solitamente adoperati per esplorare gli abissi oceanici. Al centro di questa camera-bersaglio e' collocata la capsula dorata con il suo pellet di idrogeno congelato. Una volta che una di queste pellet è riscaldata e compressa dai laser, raggiunge temperature superiori agli 800 milioni di gradi Fahrenheit, molto più della temperatura interna del Sole. Cosa ancora più importante, ciascuna pellet surriscaldata emana una vampata di energia che può essere incanalata per riscaldare sale liquido e produrre enormi quantità di vapore in grado di alimentare a loro volta una turbina e creare elettricità per le nostre abitazioni, proprio come fa oggi il carbone, con la differenza che questa energia sarebbe a emissioni zero di anidride carbonica, disponibile in tutto il globo, sicura, affidabile e integrabile senza soluzione di continuità alla rete elettrica esistente.

\3u3u said...

http://science.howstuffworks.com/fusion-reactor.htm
"la fusione per tutti!"

p.s.
SuperMario è al lavoro all'interno del reattore JET, lo sta lucidando per renderlo più scintillante.
Il nuovo progetto si chiama ITER: la fusione in costa azzurra, a pochi km da nizza.
JET si basa sulla tecnologia del confinamento inerziale ( ovvero il "fondente" è scaldato a raggi laser ); esiste già; è inefficiente, ci vuole più energia per fondere di quella prodotta dalla fusione.
ITER, più fresco, più giovane, più elegante, si basa sulla tecnologia del confinamento magnetico ( ovvero il "fondente" è scaldato da una stufetta costituita da campi elettromagnetici de la maronn'); esisterà; sarà efficientissimo ( si parla subito di reazioni 1:10 - robba da siuri); emetterà Pernod, come scarto della reazione (buttalo via...)

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