11/28/2008

moby dick


i prodotti della fabbrica non si vendono; la fabbrica non lavora; chi non lavora più nella fabbrica sta a casa e non mangia;
soluzioni che si offrono al padrone in crisi:
a) tu che hai ancora due soldini, compra i miei prodotti, al prezzo di sempre, altrimenti faccio morire di fame i lavoratori (ed è colpa tua).
b) tu che hai ancora un soldino compra i miei prodotti, li vendo a meno:rinuncio alla mia quota personale dei profitti, mi do 1100€ al mese di stipendio e non faccio morire di fame i lavoratori;
c) i miei prodotti non sono più miei: non si vendevano, i lavoratori morivano di fame, io non ho rinunciato ad i miei profitti personali, i lavoratori si sono presi la mia fabbrica...tanto io che ci dovevo fare?
d) i miei lavoratori hanno abbandonato la fabbrica e l'hanno farcita di letame; ora pare che diano la caccia alle balene...lo hanno letto in un libro...povere balene!
suggerimenti
a) è l'opzione attualmente contrabbandata come risolutiva dall'imprenditoria italiana in tutta la sua testata, fallimentare mediocrità, con lo slogan "consumate lo stesso, pezzi di merda!";
b) è utopia (anche se qualche sansimonista c'è sempre stato...);
c) è sorpassato: adesso i lavoratori tendono a piangere davanti al cancello delle fabbriche, aspettando che arrivi la tv e, comunque, lavorare in fabbrica fa schifo, di base è sempre meglio abbandonarla, per cui
d) è l'opzione migliore, a parte la penuria di balene.

1 comment:

Pel(l)acani said...

e) e' tipo la d), ma preferibile per ovvie minori difficolta' di avviamento dell'impresa (armare una baleniera non e' uno scherzo, viaggiare fino all'oceano neppure, combattere con le superbaleniere giapponesi son cazzi): tornare alla terra, salvando e mangiando capra e cavolo. E' pure stagione.
Con cipolle e patate si puo' andare avanti anni, e le galline ci sono sempre da rubare. Il vino: quello non si sa come salta sempre fuori.

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