11/17/2008

Girotondizzazione




L'impressione che anche negli angoli meno allineati di Bo-lagna stia prendendo piede un'opposizione all'altrui decisionismo piu' di forma che di sostanza e' molto forte. Un po' come se di fatto fosse passato lo schema mentale del "nemico" e solamente all'interno di questo si cercassero incongruenze, facili semplificazioni, talloni d'achille al fine unicamente di riuscire a stare un po' piu' comodi, ma sempre all'interno di questa visione della realta'.
Manca la capacita'/volonta'/possibilita' di concepirne una diversa.

Cosa avro' voluto dire? Boh!

Esempio
Alla domanda "Perche' Cofferati sbaglia nell'equazione vita notturna=degrado?" si possono riassumere le possibili risposte con:
a - perche' non tutta la vita notturna e' degrado;
b - perche' la vita notturna e' un importante aspetto della socialita' bolognese;
c - ma che cazzo di domanda e'?

E quello che sembra e' che ci sia una corsa a occupare i posti vuoti delle risposte a) e b), ma pochi ormai pensino che il vero problema sta in c).

7 comments:

Titus Bresthell said...

Il vero degrado è la vita notturna di Cofferati...
e di quelli come lui.

\3u3u said...
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\3u3u said...
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\3u3u said...

Domanda : perché la vita notturna è degrado?
Risposta: (c) = "che cazzo di domanda è?".
Questa è la risposta giusta.
Prima di tutto perché è una domanda e rispondere ad una domanda con una domanda è sempre la cosa migliore da fare per dare fastidio all'interlocutore.
Secondo, la corretta forma dell'equazione è questa.: vita=degrado ( senza distinzione tra giorno e notte), quindi la domanda è mal posta.
Naturalmente, per risolvere una volta per tutte il problema evidenziato nell'equazione corretta, si può sempre morire o, meglio ancora, cambiare vita, cioè cercare di accedere ad una nuova forma di vita e magari farlo tutti quanti, in un'unica soluzione. Come? Ad esempio ammassando scorie nucleari vetrificate in città, cominciando dal fondo di via del pratello ed attendendo le auspicate mutazioni che, se non altro in forma di alterazioni locali della nostra struttura cellulare, quali sono i tumori, non tarderanno a manifestarsi, cambiandoci radicalmente la vita.
Se la mia attuale forma di vita, tuttavia, m'interessa, mi piace, me la voglio tenere, allora chiunque la voglia mutare, di fatto contro la mia volontà, è un nemico e contro di lui mi rivolto.
Una proposta operativa, per tentare di dare sostanza alla rivolta di coloro che si sentono minacciati nella sopravvivenza della loro forma di vita e frequentano i bar dove ci si sbronza forte, è questa: i residenti del Pratello sono tanti, votanti e non, tra i non ci sono molti degradanti e tra i votanti molti degradati. Molti degradati dicono che smettono di votare se non gli tengono tutto il loro gran cortile - o pubblica via, secondo il punto di vista del diritto vigente - sigillato (dubbio a margine: e poi ke fanno? se non votano cominciano ad andare al bar pure loro?).
I membri dell'intersezione tra gli insiemi dei non-votanti, dei degradanti e dei residenti di VdP dovrebbero procedere, coesi, a denunciare per schiamazzi, disturbi e molestie condomininiali tutti i rispettivi vicini di casa e pianerottolo degradati, con qualsiasi pretesto - sottolineo "pretesto" e "qualsiasi". I loroamici non VdP residenti, ma frequentatori dei bar dove ci si sbronza forte e spesso ospiti in casa di residenti degradanti, sono tanti e potranno testimoniare.
Chiamerei questa forma di protesta "Legalità di massa", da esercitare contro "La morte notturna" e pure quella diurna.

\3u3u said...
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\3u3u said...

Precisazioni:
i_Il discorso generale si sposta sul Pratello perché molti di " (...)coloro che si sentono minacciati nella sopravvivenza della loro forma di vita e frequentano i bar dove ci si sbronza forte(...)" si ritrovano in questa strada, dove ci sono molti dei bar in cui ci si sbronza forte.
ii_Altri bar dove ci si sbronza forte, ma male, sono concentrati in via Petroni: questa, a differenza del pratello, che è bello e vanta grande tradizione in tal senso, fa schifo, è buia, puzza e non ha mai ospitato osterie d'alcun genere.
iii_Dato che in una PICCOLA città come Bologna, di vie con bar dove ci si sbronza forte una è sufficiente, non vedo cosa farsene di un'altra se, invece, fa schifo (ribadisco: Via Petroni è quella che fa schifo). Mi sa che qualcuno, tuttavia, ha deciso che la via dove ci sbronza forte e, volendo, si compra pure l'eroina dev'essere solo questa. In Via Petroni, infatti, molti di quelli che abitano e votano, non votano per il partito di questo decisore; mentre tutti quelli che la frequentano ( e molti sono gli stessi che si ritrovavano anche al pratello ) sono studenti che, in questo modo, tendono a rimanere molto vicini all'università ed agli spaccini, senza girare troppo per la città, che li munge, questo sì, ma che non è roba loro. Noto, infine e solo di sfuggita, che è secondo questa logica che tutti i luoghi frequentati di notte, in passato, da studenti e simili sono stati prima spostati dal centro o quasi della città (Link,Livello,TpO etc.) e poi fatti sparire.

Pel(l)acani said...

Piu' che contro il degrado, le forze politiche bulugnasi da almeno 15 anni hanno attuato un processo di allevamento di piccoli degradi da usare poi per i loro fini politici.
Un po' come tenere in cantina un paio di cadaveri appestati da lanciare all'uopo contro i nemici dell'impero.
Il problema e': questi uomini piccoli quali cazzo di interessi hanno? Magari se ce lo dicessero potremmo anche aiutarli senza tutto sto casino.

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