6/11/2011

lontano dagli occhi, lontano dal quorum



Non c'e' che dire, abituato a una permanenza politica ostinatamente minoritaria, quasi di nicchia, tutto questo "uniti alle armi" che dalle amministrative porta al referendum inizia a stancarmi come un bicchiere di troppo di Coca Buton.
Speriamo che l'emergenza passi presto e si possa rapidamente tornare a stare con i simili piuttosto che con i meno dissimili (che poi son tali solo su alcuni aspetti, su altri anni luce).

5/30/2011

comunque



Scioccamente, inutilmente, provvisoriamente, disinteressatamente: comunque, godo!

5/11/2011

Where is Get-The-Fee?



quello che la Nato non sa

4/29/2011

Tutti etero col culo degli altri

La moderna, mente-aperta, colta, vetero-svincolata, post-ideologica, (vegetariana?) tribu' del web ha avuto molto a che fare ultimamente con due questioni di fondamentale importanza per le sorti della Repubblica Democratica dello Stivale. Non il nucleare, non le manovre di Tremonti-Sacconi sui contratti da proporre ai giovani italiani, nemmeno sulla guerra o sugli sversamenti di nitrati dal Po che hanno ucciso tonnellate di potenziali fritture miste nell'Adriatico sud romagnolo-nord marchigiano.
No, il tema e' il sessismo nella pubblicita', sia essa politica o commerciale (ma c'e' differenza tra le due?). E con scarti schizzofrenici da far impallidire Basaglia.
Nel filone duri e puri (ma capirete come il primo aggettivo usato scatenera' vibrate proteste), i Santi Precari autorganizzati se la prendono con un manifesto elettorale del PD reo, mostrando una spada di Alberto da Giussano ammosciata, di scendere al prosaico linguaggio e retroterra culturale (sessita, appunto, misogino e maschilista) degli slogan celoduristi della Lega e delle barzellette di Mister B. Peccato che cotanto rigore di pensiero si lasci sfuggire il fatto che la parodia, come la satira, la caricatura e tante altre forme giullaresche di presa per i fondelli, debba per sua natura adottare il linguaggio dell'oggetto da deridere, pena lo "scadimento" a forme di critica meno ludiche e immediate. Lasciando intatta la liberta' di ognuno di giudicare l'effettiva riuscita della campagna pd-ina o delle armi in possesso dei pd-ini stessi per contrastare Mister B e i suoi cani custodi, appare quanto meno spropositato e pretestuoso il richiamo all'utilizzo di un linguaggio sessista per mettere in ridicolo chi su quel linguaggio costruisce consenso e fortuna politica.
Nel filone easy chic&cheap, invece, va inserito l'apriti cielo aperto dalle dichiarazioni di Giovanardi (le ennesime) sulla pubblicita' dell'Ikea vagamente gay-friendly. Il pensiero del sottoscritto su Giovanardi non puo' essere qui riportato, in quanto penalmente rilevante, ma cio' non toglie che andrebbe quanto meno notato come a gettare il primo sasso in direzione sessista sia stata proprio la moderna, mente-aperta, colta, vetero-svincolata, post-ideologica multinazionale del mobile fai da te, che ha ben pensato di usare un orientamento sessuale (che forse questo significhi avere un atteggiamento sessista?) per farsi della pubblicita', cioe' per cercare di vendere qualche truciolato slovacco o ceramica turca in piu'.
Questa reiterazione all'infinito del concetto che "il nemico del mio nemico e' mio amico" sta portando a corto circuiti continui e ormai fuori controllo tali da far sorgere qualche lecito dubbio sull'esistenza, qui e oggi nella Repubblica Democratica dello Stivale, di qualcosa di veramente altro, o di qualcosa in grado di riconoscere il veramente altro, da Mister B e dal suo circo itinerante.

Avanti cosi', che il futuro e' sempre piu' indietro e lontano!

4/28/2011

3/15/2011

Čerenkov

Una soffusa luminescenza celeste e inessenziale è ciò che nella fenomenologia della visione umana corrisponde al darsi di un preciso tipo di luce, quello generato dall'Effetto Čerenkov – Čerenkov, uno dei tanti e grandi fisici allevati in seno al socialismo reale.

Quando, in un medium, una particella ha la splendida opportunità di potersi muovere ad una velocità superiore a quella di propagazione della luce nello stesso medium, il movimento della particella genera un cono d'onda elettromagnetica che irradia raggi gamma, producendo questo mirabile lucore.
Ciò che accade, insomma, è un evento simile a quello del bang supersonico, solo che questo evento accade nel dominio del visibile invece che dell'udibile ed a ben maggiori livelli d'energia.
Quei livelli d'energia che, ad esempio, si raggiungono in un reattore a fissione nucleare.
L'eterea luminescenza celeste (o verdolina, nel caso dei Simpson), infatti, è divenuta per l'uomo qualcosa di più che un mero segno naturale: è un'entità con significato, è il simbolo della Radiazione.
L'effetto Čerenkov, poi, ha anche una potente ricaduta psichedelica: alla luce azzurrata dei raggi gamma la sagoma dei fatti, normalmente netta, tende a sfocare, la tinta, inconfondibilmente vivida, che prende un'asserzione quand'è vera scolora.
L'effetto Čerenkov, insomma, è anche segno certo dell'attuarsi di un massivo processo di disinformazione, avviato da un potere tanto oscuro e inapparente, quanto, al contrario, è visibile la luce celeste formalizzata dalla fisica realsocialista.
Un potere orbo come il ciclope, che guarda sempre da un occhio solo: quello che ha nascosto nella saccoccia.
Il potere di negare l'evidenza.
Mai come in occasione delle catastrofi nucleari, che accendono le luci di Čerenkov su qualche landa disgraziata del nostro pianeta, si è così vicini a poter respirare l'aria del vero, originale oscurantismo, proprio quella stessa aria fetida che doveva rifiatare Galileo, troppo vicino a Bellarmino.
Tutto è vero ed il contario di tutto.
Magnifico! E sia, allora: ex falso quodlibet:
A Fukushima tutto va bene. Ci sono gravi avarie a sei reattori nucleari, ma la situazione è sotto controllo: i reattori saranno fusi solo se diremo che sono fusi.
E' sufficiente non dirlo, e non fonderanno mai. La parola è magica, si sa.

2/21/2011

Risposta a Federica Guidi

La posizione espressa dalla presidente dei giovani industriali Guidi getta una luce sinistra (un'ulteriore luce sinistra) sul futuro della penisola-stivale. La convinzione, assai diffusa, che esistano forme di cultura e processi di formazione "inutili", infatti, non può non mettere in allarme chi cerca di disegnare, o anche solo immaginare, per l'Italietta un futuro fuori dalle sabbie mobili attuali.
Senza scomodare (fin troppo facili) interpretazioni politiche o di contrapposizione tra pensiero unico e altri piu' validi pensieri, la posizione della Guidi è fallace già all'interno dell'ambito culturale, economico e sociale in cui nasce.
Non sono pochi e non sono ininfluenti quelli che ormai da qualche anno indicano i servizi alla persona come il settore di maggior sviluppo nel prossimo futuro. Non sono pochi e non sono ininfluenti quelli che ormai da qualche anno indicano nelle componenti immateriali della produzione manifatturiera gli elementi strategici fondamentali per lo sviluppo di un'economia nel prossimo futuro. Non sono pochi e non sono ininfluenti quelli che ormai da qualche anno indicano in queste componenti l'unica risposta possibile da parte delle economie più mature al progressivo spostamento delle attività strettamente produttive nei paesi di più recente industrializzazione (emergenti o meno che dir si voglia).
La risposta alla crisi del sistema economico italiano prospettata dalle parole della Guidi va esattamente in direzione contraria: servizi subordinati all'attività manifatturiera invece che in grado di guidare quest'ultima, formazione tecnica ("il saper fare") invece che teorica ("il saper come fare"), formazione tecnica ("lo strumento" e "l'atto") invece che formazione umanistica ("il pensiero" e "il metodo"). I risultati di questi atteggiamenti sono oggi uno dei problemi principali della nostra economia: operai in diretta concorrenza con quelli sottopagati e sottogarantiti dei nuovi centri manifatturieri mondiali, cervelli in fuga, una bilancia commerciale tecnologica con un deficit spaventoso e tendenzialmente esplosivo.
Più che l'opinione in sé espressa dalla giovane industriale Guidi, già ora comunque in una posizione di privilegio rispetto alla possibilità di influenzare le linee di sviluppo dell'Italia, preoccupa come tale opinione non abbia scatenato, nelle istituzioni pubbliche, economiche, culturali e sociali, una reazione tangibile (l'unica pare questa).
Mancanza di coraggio o mancanza di idee alternative? Non saprei quale delle due sarebbe il male minore.

2/13/2011

Prostituzione e Liberazione (1): la catena dell'amore



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|chelaleccaalei|chelaleccaalei|cheloleccalui|chelaleccaalei|cheloleccaa:BERLUSCONE

Per rappresentare una catena dell'amore è sufficiente connettere due elementi ( dati l'elemento iniziale, che è 'leiloceccaalui' per default e l'elemento finale, che è 'cheloleccaa:BERLUSCONE' per default):|chelaleccaalei
|cheloleccaalui;si possono connettere gli elementi nell'ordine che si preferisce; si possono ripetere
consecutivamente infinite volte tutti gli elementi della forma: |chelaleccaalei; NON si possono ripetere consecutivamente gli elementi della forma: |cheloleccaalui.Si può arricchire ed abbellire la catena attraverso l'aggiunta del cosiddetto [BACCHETTONE]=: grosso grosso pene

Qualora si decidesse di realizzare in vivo una catena dell'amore, si ricordi che: (1) è necessario munirsi di denaro; (2) è consigliabile praticare la confessione dopo ogni partecipazione ad una catena.


2/10/2011

Punk Islam











Breaking News:

Sfiorate le dimissioni dello Zio di Ruby.

Mubarak scampa alla fine della sua dittatura, annunciando al popolo d'Egitto,
pronto ad assaltare il palazzo in caso lo Zio di Ruby rifiutasse di dimettersi,
che si è trattato di un equivoco:
non è lui lo Zio di Ruby.

2/07/2011

davide contro le golia

C'erano due signori molto compiti, educati e dall'aria e dall'eloquio di chi certamente medita su cio' che dice, impegnati in un duetto che oseremmo definire, senza timore d'offendere, d'un certo spessore culturale. Disquisivano, i due, dei danni arrecati a un paese, che per comodita' chiameremo Italia, da un individuo, che per comodita' chiameremo presdelcons, padrone di mezzi d'informazione, mezzi di distrazione, mezzi politici e mezzi economici.
Si potevano cogliere, in sottofondo, profonde analisi sul decadimento etico e morale di un paese, sempre quello di prima, portato avanti con assidua e spregiudicata continuita' da chi, sempre quello di prima, sa bene che guidare le ignoranze e' piu' facile che guidare le coscenze.
E poi dobbiamo esserci distratti, perche' all'mprovviso al posto dell'aulico duetto, e' stato letto l'appello per la riconsegna della bara di un noto presentatore tv, in forza al tipo gia' citato sui canali che avrebbero annientato lo spirito del paese gia' citato.

Ti piace vincere facile, tizio che per comodita' avevamo chiamato presdelcons?

2/04/2011

comuneeeesti!

"Il debito pubblico italiano si e' moltiplicato per otto volte tra il 1980 e il 1992 per colpa dei governi con i comunisti in primo piano"
Infatti:

fino al 4 aprile 1980 Cossiga I DC PSDI PLI
fino al 18 ottobre 1980 Cossiga II DC PSI PRI
fino al 28 giugno 1981 Forlani DC PSI PSDI PRI
fino al 23 agosto 1982 Spadolini I DC PSI PSDI PLI PRI
fino al 1 dicembre 1982 Spadolini II DC PSI PSDI PLI PRI
fino al 4 agosto 1983 Fanfani V DC PSI PSDI PLI
fino al 1 agosto 1986 Craxi I DC PSI PSDI PLI PRI
fino al 17 aprile 1987 Craxi II DC PSI PSDI PLI PRI
fino al 28 aprile 1987 Fanfani VI DC
fino al 13 aprile 1988 Goria DC PSI PSDI PLI PRI
fino al 22 luglio 1989 De Mita DC PSI PSDI PLI PRI
fino al 12 aprile 1991 Andreotti VI DC PSI PSDI PLI PRI UDS
fino al 28 giugno 1992 Andreotti VII DC PSI PSDI PLI
fino al 28 aprile 1993 Amato I DC PSI PSDI PLI

Vivevamo in un Soviet e non ce ne siamo mai accorti.

2/01/2011

antropologicamente diversi

"in sei mesi dobbiamo arrivare a stabilire che e' lecito intraprendere e fare tutto quello che non e' espressamente vietato dalla legge"
Silvio Berlusconi, gennaio 2011

"la differenza tra me e lei e' che lei fa solo quello che e' permesso, mentre io faccio tutto quello che non e' espressamente vietato"
Fedele Confalonieri, un paio d'anni fa a Report

E' bello quando gli squali gettano la maschera e rivendicano le proprie azioni.
Ci si sente meno in colpa a odiarli sempre e comunque, in tutto quel che sono e fanno.

1/27/2011

reminder

Inspiegabilmente passata quasi inosservata, l'annunciazio' del trio dei miracoli (sacconigelminimeloni) della grande soluzione al problema del lavoro ai giovani (del lavoro per i giovani) a me turba invece assai.
E convinto che, data la totale mancanza di pensiero autonomo del trio, la sparata sia nata da quel servizio del tg che parlava di circa 3000 posti da pasticcere vacanti, continuo a pensare a quella storiella francese del '700.
A Maria Antonietta, al pane e alle brioches.
E alla ghigliottina.

1/19/2011

ancora?!

"Pare che il film di checcozalone sia il piu' visto di sempre in Italia"
"Dice che gli italiani hanno bisogno di distrarsi"
"Ancora?! ma se sono quasi 20 anni che si sono distratti!"

1/16/2011

non mandarle a dire

a volte invece di dire la propria si puo' semplicemente sottoscrivere pienamente:

solo 23 giorni...

1/15/2011

avanguardia operaia

I primi degli ultimi.

Gli operai di Miraflowers sono l'avanguardia!

I primi a rinunciare al diritto ad una rappresentanza sindacale reale tra quegli ultimi lavoratori che in Italia ancora ce l'hanno.

Hanno voluto mettersi allo stesso livello del Precariato italiano tutto. Segnare il passo decisivo verso la semplificazione finale dei diritti dei lavoratori.

Gli si renda onore!

Possiamo essere certi, d'altronde, che il buon Padrone vorrà accordargli il privilegio di potersi licenziare ed essere riassunti a partita IVA, come consulenti alla catena di montaggio, non appena si risolveranno a chiederglielo, e speriamo che questo accada presto, per il bene loro e del paese tutto.

Certo, abbiamo rischiato di perdere la Fiat a Torino (o, almeno, così dicevano), e di tenerci la Fiom...

Alla fine però il senso di responsabilità dell'avanguardia operaia torinese, lasciata quasi sola ( non dal Duce, naturalmente, che anche questa volta, sia pure all'ultimo momento, ha voluto dare il suo saggio parere ), ha prevalso.

Il futuro migliore è sempre nel passato. Viva la 131! La rifaremo ecologica, abbiamo la tecnologia: motore a pedali!!Ci trasferiremo anche in Polonia, se ce lo chiederanno, pur di essere noi ad avvitarle i bulloni!!!


Ci teniamo la Fiat! Ci teniamo i Padroni! Costi quel che costi! Cosa sarebbe di noi senza di loro, senza la loro guida benevola? Chiediamocelo!


TUTTO CIO' CHE SI PIEGA, E' NATO PER LA FRUSTA.


(Così diceva Eraclito, quel vecchio greco che si fece seppellire vivo nella merda.)


Non toglieteci la frusta!

E' un diritto! E' l'unico diritto!


1/13/2011

look-at-the-flowers


vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no! vota no!
eddai, pe' na volta!

1/11/2011

lunga sbronza a superciuk

Plebaglia vile e boia.
Proletari infedeli e irriconoscenti.
Pezzenti laidi, maleducati e incivili.
Studentame ignorante, scansafatiche, ripetente e sobillatore.
Imbrattatori delle strade, dei muri e del web, tutti.
Mangiapani a tradimento.
Badate a voi!
La minaccia alcoolica aleggia su Mirafiori!
E da lì spande sul paese che fu bello, anzi bellissimo, e che voi tutti avete rovinato, degradato ed impuzzinito impunemente da 150 anni in qua! Osatevi, ora che vi si è voluti metter finalmente alla prova, a dir di no al padrone!
E' tornato Superciuk!


dessert




«Questa parte del Paese non cambia mai, l'Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud. C'è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi. È sano realismo padano. (...) Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell'Abruzzo è stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate - prosegue Borghezio - eccezioni ci sono dappertutto, ma complessivamente è stata un po' una riedizione rivista e corretta dell'Irpinia: prevale sempre l'attesa degli aiuti, non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa. Si attende sempre che arrivi qualcosa dall'alto, nonostante dall'alto arrivi molto». «Mi domando quale sarebbe stata la reazione degli abruzzesi nei confronti di un comportamento"risparmioso" da parte dello Stato, con l'invio di aiuti a gocce come è per i veneti; questo fa solo aumentare il senso di disaffezione dei veneti verso lo Stato centralista, credo che siamo ormai giunti ad un punto di rottura»

In risposta alle belle parole da lui spese, voglia accettare Borghezio questo grazioso omaggio floreale, un tipico frutto dei pascoli abruzzesi, di cui, per altro, si dice vada ghiotto.